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Rassegna stampa

Il Giornale - 10 marzo 2007

La chirurgia oculare italiana è all’avanguardia

Durante il 2006, l’Italia ha avuto il primato europeo per quanto riguarda gli interventi di cataratta, le correzioni chirurgiche laser dei più comuni difetti visivi e le terapie per il glaucoma.

Quali sono le più interessanti novità nella ricerca oftalmologia? «Un fiore all’occhiello è sicuramente l’intervento per cataratta - oggi eseguibile in ambulatorio con la sola anestesia locale - che si avvale di tecniche mini-invasive quali la facoemulsificazione a ultrasuoni e le sonde a getto d’acqua (aqualase) - spiega il dottor Carlo Vanetti, microchirurgo oculare a Milano (www.vedo.org), membro dell’American Society of Cataract and Refractive Surgery (ASCRS), che da anni si occupa di queste ricerche. «Oggi, una recentissima apparecchiatura (ozil), utilizzando il movimento torsionale della sua punta, assicura un rischio ancora minore di complicazioni e migliori risultati finali, grazie anche alla minore emissione di calore e di ultrasuoni. I cristallini artificiali, in materiale morbido e pieghevole, vengono inseriti nell’occhio attraverso incisioni che continuano a ridursi (oggi, sotto i 2 mm), senza punti di sutura il che permette una rapida ripresa visiva priva di fastidiosi disturbi. Quasi tutte queste lenti sono trattate con filtri anti UV in grado di proteggere la retina dai pericolosi raggi ultravioletti, tarate in maniera personalizzata in alcuni pazienti ben selezionati, riescono a correggere gli eventuali difetti visivi preesistenti (miopia, ipermetropia), consentendo una buona visione sia da lontano sia da vicino». Significative le innovazioni anche per chi soffre di glaucoma: «I laser argon e yag vengono utilizzati sia per i glaucomi acuti ad angolo chiuso (Yag) sia per quelli cronici ad angolo aperto (Argon)», afferma Vanetti. «La chirurgia mini-invasiva non perforante oggi è molto più sicura. Microscopi ad alto ingrandimento e sostanze visco - elastiche permettono interventi ambulatoriali in anestesia locale, con recuperi rapidi e minori complicanze». E veniamo alla chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri per chi è affetto da difetti visivi come miopia, astigmatismo o ipermetropia: «Dati elaborati da sofisticati strumenti di misura pre-operatori, tracciano una specie di impronta digitale dell’occhio, che guida il chirurgo e consente al laser di intervenire anche sui difetti più complessi e delicati, in modo personalizzato, con accresciuta precisione e considerevole risparmio dei tessuti oculari. Lenti intraoculari morbide, mutuate da quelle utilizzate per l’intervento di cataratta, possono correggere le miopie e le ipermetropie più elevate soprattutto nei pazienti sopra i 50/55 anni che già presentino un invecchiamento precoce del cristallino, in alcuni casi particolari lenti artificiali bifocali possono neutralizzare anche la presbiopia, ovvero l’incapacità di vedere da vicino».

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=162808
 
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