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Rassegna stampa
B2eyes.com - 19 marzo 2003
Carlo Vanetti: lenti intraoculari fotoregolabili e accomodative
Ha avuto di recente il ''nulla osta'' per la sperimentazione
in Europa un nuovo modello di lente intraoculare, da utilizzare negli interventi
di cataratta ed eventualmente per correggere difetti visivi elevati, che ha il grosso
pregio di consentire di personalizzare la visione dei pazienti dopo l’operazione.
Si tratta delle cosiddette lenti fotoregolabili, messe a punto da alcuni ricercatori
dell’università della California di San Francisco
"Le nuove lenti sono costituite da silicone fotosensibile la cui curvatura può
essere modificata utilizzando un raggio luminoso di lunghezza d’onda opportuna.
In pratica, dopo circa un mese dall’impianto, è possibile regolare con un laser
il potere di queste lenti direttamente all’interno dell’occhio per correggere eventuali
difetti residui" spiega il dottor Carlo Vanetti, microchirurgo oculare a Milano
e membro dell’American Society of Cataract and Refractive Surgery. "Nel caso, per
esempio, di lieve miopia residua postoperatoria il raggio di luce correttivo viene
indirizzato sulla parte periferica della lente così da ridurne la curvatura centrale
e, quindi, il potere diottrico. Se, invece, dopo l’intervento l’occhio risulta ipermetrope
si irradia il centro della lente per aumentarne la curvatura. Infine, nel caso residui
dell’astigmatismo, lo si può correggere indirizzando il raggio luminoso in corrispondenza
del meridiano di cui si intende modificare la curvatura" puntualizza l’esperto.
Le nuove lenti fotoregolabili potranno essere utilizzate sia nell’intervento di
cataratta in sostituzione del cristallino opaco sia in futuro nella correzione dei
difetti visivi, in particolare in quei casi in cui le tecniche che utilizzano il
laser ad eccimeri (ossia di chirurgia refrattiva) non sono applicabili per varie
ragioni, per esempio a causa di difetti visivi molto elevati o di problemi corneali.
''Le lenti fotoregolabili portebbero rappresentare un valido strumento di rifinitura
della correzione ottenuta con l’intervento in quei casi in cui il calcolo preoperatorio
risulta impreciso, anche se si tratta di un’eventualità oggi piuttosto rara grazie
ai progressi fatti nelle tecniche di calcolo e più in generale di chirurgia'' osserva
il dottor Vanetti.
Un altro modello di lente intraoculare detto accomodativo, sta
dando grosse soddisfazioni ai pazienti operati di cataratta. ''Quelle accomodative
sono lenti pieghevoli di ultima generazione che grazie ad una particolare elasticità
del materiale e a un disegno caratteristico, mimano l’azione del cristallino naturale
nella messa a fuoco delle immagini sia da vicino sia da lontano. Queste lenti oggi
vengono usate con successo in casi selezionati di pazienti affetti da cataratta,
ma anche una discreta parte dei presbiti e dei miopi elevati può trovare in queste
‘protesi’ intraoculari la risposta definitiva alla scomoda schiavitù dell’occhiale''
riferisce il dott.Vanetti che da anni sperimenta con successo le più recenti tecniche
per l’intervento di cataratta.
Al contrario dei classici cristallini artificiali,
le nuove lenti accomodative hanno quindi il grande pregio di adattarsi perfettamente
alle sollecitazioni del nostro sistema muscolare di messa a fuoco: i muscoli intraoculari,
contraendosi e distendendosi, spingono in avanti ed indietro la lente accomodativa,
consentendo così una ricerca automatica di una visione nitida da tutte le distanze.
E’ comunque importante sapere che non tutti i pazienti possono essere dei buoni
candidati a questi tipi di tecniche chirurgiche, per ottenere i risultati migliori
è necessaria, oltre alla esperienza del chirurgo, una attenta selezione delle specifiche
caratteristiche oculari.
http://www.b2eyes.com/_magazine/n.php?id=6689
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