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Rassegna stampa
B2eyes.com - 12 febbraio 2002
"Pistola ad acqua" per colpire e asportare con delicatezza il cristallino
Presentata recentemente al congresso mondiale di oculistica
di New Orleans dal dottor Serafano di Long Beach (Ca), questa nuova tecnologia,
ancora in fase di avanzata sperimentazione, si basa su rapidi impulsi di liquido
(cento per secondo) che vengono diretti da una micro sonda contro il cristallino
aumentandone l’idratazione, ammorbidendolo e creando al suo interno delle erosioni
che ne permettono la liquefazione e la successiva aspirazione
Abbiamo chiesto conferma di questa novità a Carlo Vanetti, microchirurgo oculare
di Milano. “Si è vero, da alcuni anni si continuano a sperimentare nuove macchine
e tecniche diverse per asportare con sempre maggior delicatezza il cristallino umano
opaco, cioè la cataratta.”
Ai sicuri e collaudati ultrasuoni (tecnica di facoemulsificazione)
sono stati affiancati per casi particolari alcuni laser, e nel prossimo futuro anche
questo idrogetto. Bisogna però considerare che queste tecniche alternative funzionano
soprattutto su cristallini “morbidi” non molto vecchi né particolarmente opachi.
Questo vuol dire che per le tradizionali cataratte senili la tecnica migliore resta
quella della facoemulsificazione ad ultrasuoni. Le altre metodiche sono state sviluppate
soprattutto per risolvere una serie di difetti visivi invalidanti non direttamente
correlati alla presenza di una cataratta avanzata, come: miopie elevate (oltre le
10 diottrie), ipermetropie importanti (oltre le 6 diottrie) e quelle forme di presbiopia
talvolta legate ad un precoce opacamente del cristallino.
In questi casi, alle recenti
tecniche chirurgiche, vengono affiancati con successo nuovi disegni e materiali
per la costruzione di cristallini artificiali con proprietà ottiche particolari.
Queste recentissime lenti intraoculari sono morbide, pieghevoli e possono essere
inserite nell’occhio attraverso aperture di soli 2/3 mm, si adattano alla perfezione
alla sua muscolatura, e ricreano quella funzione fisiologica ed automatica che si
chiama accomodazione.
Compresse e distese dal muscolo cigliare permettono una messa
a fuoco delle immagini sia da lontano sia da vicino. Possono oggi venir usate in
casi selezionati di pazienti affetti da cataratta e tra non molto tempo, soiega
il dottor Carlo Vanetti, buona parte dei presbiti e dei miopi elevati troverà con
queste ed altre tecniche la risposta definitiva alla scomoda schiavitù dell’occhiale.
LE ULTIME NOVITA’ DELLA CHIRURGIA OCULARE
PER CHI E’ AFFETTO DA CATARATTA:
Cristallini
artificiali “accomodativi”. Piccole lenti intraocularI (5mm di diametro) in materiale
elastico che, impiantate nell’occhio al posto del cristallino opaco (catarattoso)
permettono, in una buona parte dei pazienti selezionati, di avere una visione nitida
sia da lontano sia da vicino, senza necessità degli occhiali. Ultrasuoni e laser:
separatamente o insieme aiutano il chirurgo a lavorare in modo più preciso e meno
invasivo, frammentando ed aspirando il cristallino opaco.
PER CHI E’ AFFETTO DA
DIFETTI VISIVI COME MIOPIA, ASTIGMATISMO E IPERMETROPIA:
• Eye Traker, sofisticati
sistemi di puntamento automatico, mutuati dalla NASA e montati sui nuovi laser di
terza generazione.
• Trattamenti “laser personalizzati” che attraverso i dati elaborati
da sofisticati strumenti di misura tracciano fedelmente una specie di “impronta
digitale” del nostro occhio che aiuta il chirurgo durante l’intervento a ottenere
il risultato ottimale.
•ICL – ACL Lenti intraoculare morbide per correggere i difetti
visivi più elevati.
PER CHI E’ AFFETTO DA GLAUCOMA:
• Chirurgia mini invasiva non
perforanti interventi ambulatoriali di che permettono recuperi più rapidi e minori
complicanze.
• Laser argon e yag per trattamenti ambulatoriali sia per i glaucomi
acuti ad angolo chiuso (yag), sia per quelli cronici ad angolo aperto (argon).
•
Micro valvole, che vengono impiantate nei casi più refrattari alle normali terapie,
permettono di abbassare la pressione intra oculare.
PER CHI E’ AFFETTO DA CHERATOCONO:
• ICRS (segmenti intracorneali ad anello) piccoli semicerchi in materiale plastico
che inseriti ambulatorialmente nello spessore della cornea, consentono di regolarizzarne
la curvatura migliorando la visione e ritardando il più possibile la necessità del
trapianto di cornea.
PER CHI E’ AFFETTO DA ALTERAZIONI RETINICHE CENTRALI (MACULOPATIE):
• Farmaci intelligenti che, attivati da particolari laser, chiudono e distruggono
i vasi retinici anomali (neo-vasi). Ciò permette, solo in casi attentamente selezionati,
di bloccare o talvolta migliorare l’evoluzione della malattia.
PER IL PROSSIMO FUTURO:
• Per i presbiti si sta lavorando ancora in via sperimentale su lasers, lenti intraoculari
ed impianti extra bulbari che nelle nostre attese daranno una risposta attendibile
e sicura a quasi un terzo della popolazione, quella che dopo i 45 anni fatica a
leggere da vicino.
• Cornee artificiali per i trapianti, saranno facilmente disponibili
evitando il grosso limite dato dalle donazioni d’organo.
• Micro chip collegati
con la retina o con il nervo ottico per dare un po’ d’aiuto ai non vedenti.
• Occhiali
o lenti a contatto intelligenti dotati di sistemi dinamici incorporati per la messa
a fuoco automatica in tempo reale.
http://www.b2eyes.com/_magazine/n.php?id=4175
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